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Casa green e sostenibile, si può.

Casa green e sostenibile, si può. Intanto facendo scelte d’arredo che vadano nella direzione biodegradabile, riciclabile e non tossica. Il Climate Action Summit 2019 si è concluso portando con sè molti buoni propositi. Tra questi, uno tra tutti: l’eliminazione della plastica monouso, anche nel design.

A questo materiale è da preferire in casa sicuramente il legno, dalle molteplici proprietà sostenibili. E anche dai molteplici usi: dai mobili alle ciotole in cucina, dai taglieri ai giochi per bambini, fino agli spazzolini da denti. L’attenzione al cambiamento climatico emerge anche tra le tendenze in arrivo. E non fa eccezione la provocazione lanciata sul probabile colore Pantone 2020 che si ispira al Corallo Sbiancato (Clicca qui per leggere il nostro articolo “Colore Pantone 2020: si va verso il Bleached Coral”).


LEGNO, SPECCHIO DELLA NATURA IN CASA

Una casa ecosostenibile è dotata di arredi in cui sono le fibre naturali a fare da padrone. Questo risultato può partire dalla scelta del legno per l’arredo, materiale naturale per eccellenza. Anche se per un arredamento che sia realmente sostenibile il legno dovrebbe provenire da foreste certificate. Ossia dovrebbe essere estratto a fronte della piantagione di nuovi alberi. Anche il bambù o il sughero sono materiali naturali. Il sughero in particolare spesso viene utilizzato per realizzare mobili e accessori utili in casa. E poi bisogna ricordare che non basta acquistare mobili sostenibili.


Occorre anche pulirli con prodotti amici dell’ambiente e completarli con complementi in cui siano le fibre naturali a fare da padrone. Nelle case rustiche si può optare per la terracotta come una soluzione in linea con l’ambiente. Per fare un esempio concreto, le piastrelle in terracotta regolano naturalmente l’umidità, senza il rischio di formazione di muffe. E non solo: favoriscono l’assorbimento degli odori.


GIARDINI VERTICALI CONTRO L’INQUINAMENTO

Sono la risposta alla lotta contro le polveri sottili, l’inquinamento acustico, la formaldeide, agli agenti patogeni e alle muffe. Parliamo dei giardini verticali che creano il verde lì dove ci sarebbe poco spazio “tradizionale” per farlo crescere. Una soluzione decisamente interessante, soprattutto per chi vive in città. E se dotati di pannelli fonoassorbenti integrati, possono permettere di ridurre anche l’inquinamento acustico.


Il verde verticale inoltre garantisce livelli di umidità che rendono particolarmente difficile la proliferazione di muffe, acari della polvere e agenti patogeni.


VERNICI NATURALI: QUELLE AD ACQUA LE MIGLIORI

È bene anche scegliere colori e vernici che non contengano VOC (composti organici volatili). Questi ultimi provocano l’inquinamento ambientale domestico. In quest’ottica, è bene optare per pitture murali, smalti, vernici, di classe A+ (corrisponde a un basso livello di emissioni).


Quelli che appartengono alla classe C sono a un livello alto di emissioni invece. Le pitture naturali prescelte sono quelle all’acqua. Ma bisogna comunque verificare che siano atossiche. E comunque per garantire la salubrità dell’aria in casa occorre scegliere prodotti almeno con etichetta Ecolabel.