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Cucina funzionale, design della tavola e abitudini alimentari

la pandemia ha inevitabilmente cambiato in modo radicale anche il nostro stile di vita e le nostre abitudini alimentari.
Ne abbiamo parlato con la nutrizionista Chiara Caffarata attraverso spunti utili per riappropriarci di uno stile di vita sano e consigli pratici su come progettare una cucina funzionale.

Con la scomposizione dell’habitat domestico che ha visto trasformare le stanze in nuovi luoghi polifunzionali portandoci ad acquisire un nuovo modo di Vivere la casa in tempi di quarantena, la cucina ha preservato la sua identità, confermandosi cuore pulsante e regina assoluta della casa, spazio in cui abbiamo riscoperto il suo vissuto quotidiano e il piacere del cucinare.


Con l’ingresso dello smart working nelle nostre vite, la routine giornaliera ha subito una ridefinizione dei tempi e delle abitudini alimentari tra un break e l’altro.

Secondo delle recenti indagini sulle consuetudini degli italiani durante la prima fase della quarantena, circa 1 persona su 2 si è dilettata nell’attività culinaria, allo stesso tempo questa evoluzione dei comportamenti, abbinata a una crescente sedentarietà, ha portato a registrare un complessivo aumento del peso corporeo.


Tuttavia, se da un lato la reclusione forzata ha provocato conseguenze dannose e fatto emergere abitudini sbagliate, dall’altro si presenta come un’occasione preziosa per riorganizzare le nostre vite, i nostri spazi e riappropriarci del nostro benessere fisico e mentale.


Non solo cosa mangiamo ma anche dove e come lo mangiamo.

Una cucina funzionale e il design della tavola possono essere un antidoto contro la pandemia?

Ne parliamo con la biologa e nutrizionista Chiara Caffarata nella rubrica Homing, la nostra raccolta di voci, storie e abitudini concepita per aprire nuove finestre sulle case degli italiani, su quello che siamo e su quello che saremo.


In che modo la nuova definizione di casa e lo smart working hanno cambiato le abitudini alimentari delle persone?

Il cambiamento a livello alimentare, in questa nuova situazione, è stato rilevante ma non sempre nella stessa direzione. I lavoratori in smart working si sono divisi fra coloro che hanno approfittato della casa e della cucina per riprendere in mano la propria alimentazione, preparandosi sempre pasti sani ed equilibrati; per contro ci sono quelli che, usciti dalla routine del lavoro dove avevano tutto calcolato, compreso il pranzo portato da casa o consumato presso la mensa/bar/ristorante, si sono lasciati andare, hanno smesso di avere orari fissi per i pasti e la giornata alimentare si è trasformata in un continuo spuntino.


Come si può vivere la casa restando in forma?

La casa può offrire tantissimo per rimanere sani e in forma; prima di tutto la possibilità di consumare cibi preparati al momento, con ingredienti freschi e sani. La cosa importante è crearsi degli spazi temporali, se non spaziali, nella giornata: il rischio, altrimenti, è di alzarsi dalla scrivania solo per andare in bagno o per mangiare. Invece è importante, così come quando ci si recava sul posto di lavoro, avere dei tempi “vuoti” in cui inserire momenti di attività fisica: se abbiamo le scale, anche solo fare su e giù per una decina di minuti può fare la differenza!


Cosa è cambiato nella tua casa?

Come per molte altre famiglie, anche per me la cosa di maggiore impatto è stato avere i figli in DAD: ricreare per ognuno un proprio spazio di lavoro, oltre che per me e mio marito, ci ha portato a rivedere alcune parti della casa che sono passate da zone ricreative a zone di lavoro, con libreria e scrivania. Senza contare che il piccolo giardino, da anonimo pezzo di terra sul retro, è diventato il nostro vitale spazio all’aria aperta dove trascorrere il tempo libero, fare ginnastica, giocare e consumare i pasti nelle belle giornate.


C’è un rapporto tra design della tavola/cucina e salute?


Mantenersi in forma con la buona e sana alimentazione significa anche dedicare il giusto tempo alla preparazione e al consumo dei pasti. Non ci si limita a “cosa mangiare”, ma anche a “come mangiare”.

Una cucina funzionale, dotata dei giusti piani di appoggio e degli elettrodomestici fondamentali, invoglia a preparare i nostri cibi preferiti; ma anche apparecchiare la tavola in modo accattivante e piacevole rende i piatti preparati più soddisfacenti. Di conseguenza, l’appagamento ottenuto a tavola ci metterà al riparo dal cercare “quel qualcosa in più” che è sempre cibo ipercalorico.


Il piacere della tavola, quindi, non la fa solo il piatto ma soprattutto una cucina che sia su misura delle proprie abitudini e, non ultimo, una mise en place che soddisfi il gusto e la vista.

Anche noi di Isa Project siamo convinti che per creare un ambiente che sia funzionale, sicuro e confortevole per tutta la famiglia non bisogna trascurare nessun passaggio: dalla progettazione degli spazi pensati per facilitare ogni operazione alla scelta di materiali di qualità, duraturi e resistenti.


E’ fondamentale prestare la massima attenzione ai percorsi e prevedere gli spostamenti in modo da agevolare le azioni svolte in ogni fase: conservazione, preparazione, cottura e lavaggio. Evitare gesti superflui e scomodi può sembrare banale ma sono i dettagli che fanno la differenza e spesso vengono sottovalutati.


Non solo i ritmi frenetici ma anche una cucina sempre più versatile necessita di un’accurata scelta di materiali pratici, impermeabili e facili da pulire come il laminato, l’HPL, il Fenix o l’acciaio. (Scopri il nostro articolo su come scegliere il piano da cucina) Combinare nel modo giusto misure, altezze e distanze tra i vari elementi è essenziale per progettare una cucina ergonomica e funzionale; affidarsi ad esperti del settore è sempre una buona scelta.

Tra i maggiori alleati nella cura degli spazi, cassetti con divisori e pensili per mantenere ordine e pulizia in cucina, caratteristiche irrinunciabili.


Lì dove possibile, può essere una buona idea prevedere una dispensa per riporre scorte e grossi elettrodomestici in modo da liberare il più possibile il piano di lavoro e avere a portata di mano solo attrezzi e strumenti usati di frequente.


Altro punto cardine nella progettazione della cucina è l’illuminazione: differenziare sempre la luce ambientale, diffusa in tutta la stanza, da quella funzionale per i piani di lavoro. Quest’ultima sarà direzionale, bianca e intensa per facilitare la fase operativa mentre la prima sarà diffusa per illuminare tutto l’ambiente.

Non dimenticate di prevedere una striscia led sotto i pensili e una lampada a sospensione sopra il tavolo da pranzo.


Tocco finale per trasformare una banale cena a casa in un’esperienza da ristorante: una mise en place che inviti a tavola.


Bastano pochi accorgimenti su come apparecchiare la tavola e distinguersi per eleganza: tovaglia neutra e runner a contrasto, bicchieri e piatti decorati, anche spaiati ma sempre in tinta per mantenere un equilibrio cromatico.

Un tocco di vissuto, come posate d’argento vintage o stoviglie “della nonna”, ti aiuteranno e creare un’atmosfera intima e familiare.


La tavola può dire molto di noi. Per coronarla con un centrotavola del tutto personale, libero sfogo alla fantasia: fiori, rigorosamente freschi, e erbe aromatiche, lanterne e candele, vasetti e ornamenti fai da te creano dinamicità e conferiscono calore alle nostre cene in compagnia.